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Una produzione italiana in anteprima alla Berlinale racconta la storia dei ‘minigeller’, bambini che piegavano chiavi e cucchiai con la forza mentale. Il film, ambientato in Toscana negli anni ’70, indaga sui fenomeni paranormali e le leggi della fisica che sembrano non avere spiegazioni

Il film italiano “Le proprietà dei metalli” di Antonio Bigini, in anteprima alla Berlinale, racconta la storia dei cosiddetti ‘minigeller’, bambini che alla fine degli anni ’70, dopo aver assistito all’esibizione televisiva dell’illusionista Uri Geller, apparentemente in grado di piegare chiavi e cucchiai con la forza mentale, hanno cominciato a manifestare fenomeni simili. Il film, liberamente ispirato a una vicenda poco nota, indaga sul fenomeno dei ‘minigeller’ e sulle leggi della fisica che sembrano non avere spiegazioni. Il regista Bigini ci porta negli anni ’70, in un piccolo borgo dell’Italia Centrale dove vive Pietro, un bambino che manifesta doti misteriose: piega i metalli al solo tocco. Uno scienziato americano comincia a studiare il suo caso e gli esperimenti porteranno Pietro a contatto con il mondo dell’invisibile, dove le leggi della fisica lasciano il passo a pulsioni profonde. Il film mostra luoghi dell’Appennino Tosco-Romagnolo sopra Arezzo, terre poco frequentate ma bellissime tra Sestino e Badia Tedalda. Il film “Le proprietà dei metalli” è una produzione Kiné con Rai Cinema e ha nel cast Martino Zaccara, David Pasquesi, Antonio Buil Pueyo ed Edoardo Marcucci. La pellicola indaga sul fenomeno dei cosiddetti ‘minigeller’ e mette in scena uno studio scientifico che coinvolge Pietro, un bambino dalle doti straordinarie. La Berlinale ha selezionato il film per la sezione Generation -K Plus, dove sarà presentato in anteprima assoluta il 20 febbraio. Il film promette di far sconvolgere il pubblico con la sua trama originale e sorprendente, e con la bellezza dei luoghi in cui è stato girato.