Roma si candida ad ospitare l’Expo 2030 con il tema ‘Persone e territori: rigenerazione urbana, inclusione e innovazione’, per mostrare al mondo i propri obiettivi e sfide per un futuro sostenibile. L’ambasciatore italiano Giovanni Iannuzzi ha sottolineato che Roma vuole essere protagonista in questa era di progressi verso la sostenibilità. L’Uruguay, grazie alle sue capacità di sviluppo sostenibile, potrebbe distinguersi come esempio all’avanguardia
L’Expo 2030, incentrato sul tema ‘Persone e territori: rigenerazione urbana, inclusione e innovazione’, avrà luogo a Roma. L’obiettivo principale dell’Expo è quello di promuovere la sostenibilità e l’inclusione sociale. L’ambasciatore italiano Giovanni Iannuzzi ha sottolineato che Roma vuole essere protagonista in questa era di progressi verso la sostenibilità, offrendo un ponte tra tre continenti e costituendo un punto di incontro multiculturale che ha saputo rigenerarsi durante più di tre millenni di storia.
In particolare, l’idea della candidatura romana è incentrata sul recupero di una dimensione territoriale che metta al centro la persona, in modo inclusivo, sostenibile, interconnesso e basato sulla capacità di rigenerazione delle città e delle aree rurali che sono alla base del nutrimento dell’umanità.
L’Uruguay, grazie alle sue capacità di sviluppo sostenibile, potrebbe distinguersi come esempio all’avanguardia. Inoltre, la candidatura italiana premia l’ambizione uruguaiana in termini di sostenibilità, innovazione e inclusività, offrendo un valore aggiunto unico per il maggior successo della partecipazione uruguaiana all’Expo.
Quando penso ai successi dell’Uruguay, dice infine l’ambasciatore italiano, “sono sempre orgoglioso di pensare al lavoro svolto dalla comunità italiana per lo sviluppo di questo Paese, la cui popolazione si stima sia per oltre il 40% di origine italiana, e dove risiedono più di 135.000 cittadini italiani.