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I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti annunciano uno sciopero nazionale dei lavoratori portuali in segno di protesta contro gli incidenti mortali che si sono verificati recentemente. La situazione sembra essere fuori controllo, e i sindacati chiedono interventi immediati e concreti.

Il mondo dei porti è in tumulto a seguito degli incidenti mortali che hanno coinvolto due lavoratori nei porti di Trieste e Civitavecchia. Come segno di protesta, i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno annunciato uno sciopero nazionale dei lavoratori portuali, che si estenderà per 24 ore, secondo le modalità territoriali.

Secondo i sindacati, l’obiettivo dello sciopero è quello di richiamare l’attenzione sulle problematiche del settore e di chiedere interventi immediati e concreti per migliorare la sicurezza dei lavoratori. In particolare, i sindacati si impegnano a collaborare con le istituzioni e con le parti datoriali per produrre azioni concrete e tempestive, a partire dall’attuazione dei dispositivi che prevedono l’accompagnamento all’esodo dei lavoratori portuali.

La situazione sembra essere fuori controllo, e i sindacati chiedono interventi immediati per fermare questa “strage”. L’annuncio dello sciopero nazionale dei lavoratori portuali è solo l’ultimo sviluppo di una crisi che sta mettendo a dura prova il settore dei porti. Molti lavoratori si sentono trascurati dalle autorità, e la situazione rischia di diventare ancora più critica se non verranno adottate misure concrete per migliorare la sicurezza sul posto di lavoro.