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Lo scandalo Ye colpisce ancora: la rottura della partnership tra Adidas e il rapper Kanye West provoca un crollo delle azioni del colosso d’abbigliamento. L’utile operativo del 2023 rischia di essere di circa 700 milioni.

L’ex partner del colosso d’abbigliamento Adidas, il rapper e stilista americano Kanye West, è di nuovo al centro dell’attenzione con le ultime notizie che riguardano l’azienda tedesca quotata in Borsa a Francoforte. Dopo la rottura della partnership tra West e Adidas avvenuta ad ottobre, dovuta alle espressioni antisemite e di incitamento all’odio del rapper, la società aveva già preveduto un impatto negativo sui conti del 2022 quantificato in 250 milioni di euro in termini di utile netto.
Nella serata di giovedì 9 febbraio, Adidas ha pubblicato i numeri del 2022 e le stime per il 2023, sorprendendo il mercato. Infatti, l’azienda tedesca ha precisato di avere in corso una revisione delle opzioni future per l’utilizzo delle scorte della serie di prodotti Yeezy, frutto della collaborazione con Kanye West. Questo stop potrebbe portare a una perdita operativa di 700 milioni di euro nel 2023 per Adidas. Inoltre, la mancata vendita delle scorte attuali porterebbe a una riduzione dei ricavi del 2023 di 1,2 miliardi di euro e l’utile operativo di 500 milioni.

Il colosso dell’abbigliamento tedesco, che aveva visto l’utile netto del 2022 scendere a 254 milioni di euro rispetto agli 1,49 miliardi del 2021, è stato duramente colpito dalla notizia. Le azioni di Adidas sono scese fino al 13% durante le contrattazioni in Borsa a Francoforte.

Il mercato aveva previsto un andamento dei ricavi 2023 in crescita del 4% circa a cambi costanti, ma ora, in seguito alle stime pubblicate da Adidas, l’andamento dei ricavi 2023 potrebbe accusare una flessione di poco meno del 10%, mentre il risultato operativo andrebbe a break-even (circa 1 miliardo invece le attese del mercato).