Secondo l’Istat, lo scenario internazionale a inizio 2023 è caratterizzato da una generalizzata moderazione delle pressioni inflazionistiche, dovuta al calo dei prezzi dei prodotti energetici, che alimenta le aspettative di un più graduale aumento dei tassi di interesse nei principali Paesi. Nonostante il Pil italiano abbia segnato una variazione congiunturale negativa e l’inflazione sia rallentata a gennaio, il mercato del lavoro ha proseguito la tendenza al miglioramento.
L’economia mondiale sembra essere al rallentatore, secondo l’Istat nella sua nota mensile sull’andamento dell’economia. Lo scenario internazionale a inizio 2023 è caratterizzato da una generalizzata moderazione delle pressioni inflazionistiche, dovuta al calo dei prezzi dei prodotti energetici, che alimenta le aspettative di un più graduale aumento dei tassi di interesse nei principali Paesi.
In Italia, il Pil ha segnato negli ultimi tre mesi del 2022 la prima variazione congiunturale negativa dopo sette trimestri consecutivi di crescita, ma il mercato del lavoro ha proseguito la tendenza al miglioramento nel mese di dicembre. Nonostante ciò, a gennaio l’inflazione è rallentata.
Nonostante il rallentamento dell’economia, la moderazione delle pressioni inflazionistiche dovuta al calo dei prezzi dei prodotti energetici potrebbe portare a un più graduale aumento dei tassi di interesse nei principali Paesi, aprendo la strada a una nuova fase dell’economia mondiale.